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I liberi professionisti e la formazione continua in medicina: il nuovo accordo Stato Regione
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BRUCOLI VALERIO
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Il rapporto tra ECM e libera professione è da sempre complesso, come sono complessi tutti i rapporti imposti e che obbligano a trovare un equilibrio tra il dare e l’avere. Ancora di più se l’obbligo è applicato a una professione che ha sempre pensato all’aggiornamento come a una questione di coscienza, per definizione più da convincere che da costringere.
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Applicazione della placca occlusale in pazienti con disordini temporo-mandibolari
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RAGONESI MASSIMO
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OBIETTIVO: l’applicazione della placca occlusale costituisce il momento clinico specifico compreso tra la fabbricazione e la consegna del dispositivo al paziente e risulta utile alla verifica dei requisiti e alla funzionalizzazione della placca prima del suo utilizzo. Non sempre gli autori in materia hanno descritto nei particolari le varie fasi che caratterizzano tale momento. Pertanto, obiettivo del presente lavoro è quello di presentare nei dettagli le procedure cliniche, ovvero le note di tecnica, per l’applicazione della placca occlusale in pazienti portatori di disordini temporomandibolari. MATERIALI E METODI: attraverso la descrizione clinica fase per fase vengono presentati gli aspetti tecnico scientifici relativi all’applicazione della placca occlusale in paziente portatori di disordini temporomandibolari. CONCLUSIONI: l’applicazione della placca occlusale richiede un momento clinico specifico, durante il quale vengono verificati i requisiti in relazione al progetto stabilito e viene eseguita la funzionalizzazione del dispositivo atta ad integrarlo nel contesto funzionale proprio di ogni paziente. Le procedure cliniche dettagliatamente descritte nel presente lavoro possono rappresentare un modello tecnico scientifico di applicazione del dispositivo.
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Esiste un rischio biologico nello studio odontoiatrico?
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LEGHISSA GIULIO CESARE, MAGENGA FULVIA
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Lo studio odontoiatrico rappresenta il luogo ideale per la diffusione e la moltiplicazione batterica a causa dell’alto numero di persone transitanti nell’unità di tempo e dell’altissima contaminazione determinata dall’uso degli strumenti rotanti sotto getto d’acqua. Se si somma a questo fenomeno il problema del diretto contatto con liquidi biologici ci si rende conto di come la possibilità i infezione crociata rappresenti ben più che un’ipotesi. È recente il primo caso di legionellosi contratta in studio odontoiatrico. La necessità di una attenta prevenzione è dunque impegno imprescindibile di tutto il team odontoiatrico.
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Chirurgia multidisciplinare di un carcinoma della mucosa della guancia
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LICCIARDELLO GIUSEPPE, MORINA GIUSEPPE, SOMA PIERFRANCO, AGNONE ANNA MARIA, PRIVITERA SALVATORE
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Gli autori riportano un caso di carcinoma della mucosa della guancia in una donna di 57 anni. Il carcinoma a cellule squamose è una neoplasia maligna che origina dall’epitelio squamoso. La cute è l’organo più coinvolto, seguono la cavità orale, la laringe, l’esofago e la cervice. I carcinomi orali includono i tumori delle labbra e della cavità orale. I fattori predisponenti sono l’età superiore ai 40 anni, il fumo, l’uso abituale di alcool, la cattiva igiene orale e le protesi incongrue. Nel caso di tumori delle labbra anche l’esposizione al sole. Diversamente dai carcinomi squamosi della cute, i carcinomi della cavo orale hanno una prognosi peggiore, così come un’alta morbilità e mortalità, e il trattamento può essere mutilante per il paziente. Possono presentarsi come un nodo solitario, un’ulcera o una lesione rossa o bianca, accompagnati o meno da un ingrossamento linfonodale cervicale. Il clinico dovrebbe sospettare la natura neoplastica di una lesione se questa non guarisce entro tre settimane, se si presenta indurita e accompagnata da una linfadenopatia cervicale. L’esame bioptico è fondamentale per stabilire l’indicazione al trattamento e viene accompagnato dall’Rx del torace e delle arcate dentarie, dalla TAC del massiccio facciale e collo, dall’emocromo con formula. Il trattamento è esclusivamente chirurgico e consiste nell’exeresi della lesione e nell’eventuale svuotamento linfonodale, nell’esame istologico per conoscere lo staging e valutare la possibilità della radioterapia. Si stima che la sopravvivenza a cinque anni sia intorno al 30%.
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Gestione chirurgico estrattiva nei pazienti oncologici che assumono bifosfonati
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DONATI DANIELA, LORENZINI GUIDO, VIVIANO FRANCESCO, GIOVANNARDI MARTA, DI VECE LUCA, PICCIOTTI MARIA, VIVIANO MASSIMO
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OBIETTIVO: gli autori hanno realizzato uno studio unicentrico randomizzato con l’obiettivo di individuare la gestione farmacologica ottimale per prevenire l’insorgenza dell’osteonecrosi da bifosfonati che precede, generalmente, un intervento chirurgico estrattivo. MATERIALI E METODI: sono stati arruolati 52 pazienti, suddivisi in modo random in due gruppi (gruppo 0: controllo; gruppo 1: studio). In ciascuno dei due gruppi sono state realizzate estrazioni chirurgiche. RISULTATI E CONCLUSIONI: in nessun paziente oncologico in terapia con bifosfonati endovenosi è stata riscontrata l’insorgenza della complicanza odontoiatrica più temuta, ovvero l’osteonecrosi dei mascellari. Utilizzando il nostro protocollo siamo riusciti a ottenere lo stesso risultato in tutti i partecipanti,con il vantaggio che, nel gruppo studio, la terapia antibiotica sistemica è stata ridotta a 6 giorni.
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La promozione della salute orale: stile di vita, politiche sanitarie e formazione professionale
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CARRASSI ANTONIO MICHELE, DELIA SIMONE, TARCE MIHAI, PASSERA DAVIDE, ROSSI VINCENT
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I miglioramenti della salute generale e di quella orale che hanno caratterizzato gli ultimi decenni del mondo occidentale riconoscono diversi protagonisti. In questo articolo ne vengono esaminati i principali, evidenziando il loro ruolo specifico e prefigurando le loro ulteriori potenzialità. Sono discussi i concetti di “rischio comune” proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che vede nel contrasto al tabacco svolto, per esempio, dai parodontologi un importante supporto al contrasto dlle malattie cardiovascolari o respiratorie. Sono poi presentati i dati relativi all’odontoiatria pubblica e a quella privata, sottolineando il ruolo di sinergia che possono reciprocamente offrire nel perseguire lo scopo comune della salute dei cittadini. Infine, viene analizzato il ruolo della formazione universitaria nel preparare professionisti in grado di contribuire attivamente al processo di promozione della salute orale. L’analisi viene condotta tenendo conto del particolare momento socioeconomico che caratterizza la società occidentale attuale e che influenza necessariamente anche la professione odontoiatrica italiana, posta di fronte ai centri low-cost e al “turismo odontoiatrico”.
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Carattere Tallone
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PALERMA CLAUDIO
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Il carattere Palladio, detto Tallone dal nome del suo creatore Alberto, è utilizzato in esclusiva dalla Casa Editrice parigina con sede in Alpignano. Alberto, che si era trasferito nella capitale francese per apprendere l’arte della stampa e della creazione del libro presso il più antico atelier tipografico europeo in funzione, sentì la necessità di creare un proprio carattere, che rispecchiasse il suo ideale estetico e la sua aspirazione alla chiarezza.
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Le tensioni cervicali e le cefalee: perchè e cosa fare
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CAVALLINI SILVIA, NANUSSI ALESSANDRO
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Il ritmo frenetico della vita odierna impone carichi di lavoro eccessivi che si ripercuotono visibilmente sull’equilibrio generale dell’organismo. Il nostro corpo reagisce a questi stati di stress con modificazioni delle tensioni muscolari che determinano manifestazioni dolorose a carico della colonna e del sistema muscolare che la sorregge, dell’apparato gastrointestinale, del sistema visivo e nervoso in genere.
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Mediazione: così la giustizia diventa più veloce
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PALERMA CLAUDIO
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La mediazione civile è l’attività professionale svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa. La riforma della mediazione ha come obiettivo principale quello di ridurre il flusso in ingresso di nuove cause nel sistema Giustizia, offrendo al cittadino uno strumento più semplice e veloce con tempi e costi certi.
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Lunghi o corti, grossi o sottili?
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CARRASSI ANTONIO MICHELE
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Di acqua sotto i ponti ne è passata molta da quando Per Branemark elencò i principi cui doveva ispirarsi l'implantologia osteointegrata. Tra i dogmi caduti ricordiamo la necessità di una lunghezza degli impianti di almeno 12,5 mm, la tecnica esclusivamente a due fasi, la tipologia "macchinata" della superficie, applicazioni limitate all'edentulia totale, ecc.
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